PER NON FARCI MANCARE NULLA, ECCO LA FESTA DE TENNIS 2025

PER NON FARCI MANCARE NULLA, ECCO LA FESTA DE TENNIS 2025

La mia avversione a questa festa è nota ai più. L’ho sempre esternata diffusamente a margine di quelle andate in scena nel 2011, nel 2012, nel 2013 e negli anni successivi. Non c’è n’é stata una che io non abbia contestato. Non ne ho mai capito il senso e ne ho sempre criticato quel velo di ipocrisia che le ha avvolte e che continua ad avvolgerle.Sposto l’attenzione, stavolta, sulla location piuttosto che sui contenuti perché se mi concentrassi su questi ultimi, sarebbe per me troppo semplice farvi rendere conto dell’inutilità di questa sfilata da incubo. Per darvi un’idea di come sia brutta questa festa (oltre che insulsa) sposto, allora, per una volta il baricentro della disquisizione proprio sui luoghi che scegliamo per “festeggiare”. Quelli  scelti dagli altri C.R. ci fanno comprendere a che distanze siderali “viaggiamo” rispetto ad altre realtà: nelle Marche la festa del tennisi regionale è andata in scena in un albergo sfavillante del Conero. In Trentino hanno festeggiato cenando in un ristorante tipico con tanto di atmosfera da settimana bianca. In Campania – se non erro – si è svolta nella Città della Scienza mentre in Sicilia hanno preso addirittura un teatro! Fanno a gara per esserci, laddove il solo esserci è motivo di orgoglio. Ognuno degli invitati potrebbe tracciare un bilancio positivo del proprio club e avrebbe sì motivo per presentarsi ai microfoni di Supertennis. L’esatto contrario di quello che avviene qui da noi dove ognuno ha poco (o nulla) da raccontare ma non vede l’ora di avere il proprio momento di notorietà al microfono! Non divago e rieccomi rapidamente alla questione location: l’anno scorso, abbiamo dovuto improvvisarla direttamente sul campo e quest’anno in una club house. Ci è andata di lusso, abbiamo rischiato di consegnare le targhe negli spogliatoi, tra soci in mutande. Per questo gran galà del tennis molisano, non c’è che dire, abbiamo scelto le location che meglio fotografano il nostro interesse nel far ridecollare l’intero movimento regionale! Non abbiamo noi per primi voglia di festeggiare (e di ripartire), come potrebbe mai averne Ginestra? Nulla da eccepire ai Prioriello, s’intenda né tanto meno ai termolesi che andrebbero anzi ringraziati: senza di loro avremmo fatto una figura di merda molto peggiore di quella che facciamo di anno in anno. Non siamo capaci di boicottarla questa festa ed è giusto (razionalmente) non mandarla all’aria ma non siamo neppure capaci di organizzarla in maniera decente ed è proprio questo l’aspetto più inquietante perché dietro questa festa c’è un disegno più grande di noi. Il povero Ferdinando De Fenza  avrà rinnegato le sue origini molisane mentre gli altri due ospiti avranno pensato “contenti voi di questo schifo…contenti tutti”. Se adesso mi concentro sui contenuti mi riesce difficile non spendere qualche parola su questo nostro voler a tutti i costi accondiscendere al potere sovrano. La mia mente non ce la fa a comprendere il perché dobbiate per forza chinare il capo come i più servili pussillanimi. Il bello è che chi più chi meno critica questo evento quando il sipario s’abbassa ma senza aver disdegnato una veloce passatina sul canale monotematico per raccontare pure dei numeri che ci danno ragione (quali?). La tentazione di farsi ammaliare dall’intervistatore di qualche tv locale oltre che da Paolo Sinibaldi (pure lui svuotato forse più di noi) è forte e inebriante come l’effetto di una canna e allora il piacere (quasi sessuale) di raccontare del successo del proprio circolo, nel campionato promo super orange, acquisisce d’improvviso un’importanza tale da rendere spasmodica la voglia di rivendicarla! Verrebbe da chiedersi se vediamo gli altri servizi su Supertennis dove fanno a gara per raccontare dell’under 14 che vince il titolo italiano, dell’altro che vive esperienze internazionali da un pezzo e dell’under 18 che è a un passo dalla posizione 700 in classifica ATP. Mi chiedo che cazzo abbiamo noi da raccontare? Non sarebbe meglio concentrarsi sugli under 10 e 12 che scappano a San Giorgio, a San Salvo e in ogni dove, piuttosto che raccontare di fantomatici successi?… altro che campioni italiani under 14!  Vorrei evitare – infine  – la solita carrellata che chi legge queste righe conosce bene, quella in cui per esempio elenco i grossi centri dove non si gioca affatto (Agnone, Montenero, Larino solo per citarne alcuni) in cui ricordo a tutti che i circoli in cui si fa attività sono al momento tre e tre soltanto (ripeto tre) e in cui “maestri” vivaci e intraprendenti che promettevano fuoco e fiamme, quelli stessi che per intenderci mi azzittivano anni orsono con le loro “competenze”, sono adesso ad affannarsi con quattro lezioni private e dieci supergreen! Cazzo che percorso professionale! Preme anche ricordare che dietro questa festa ci sono gli interessi di chi guadagna centinaia (anche qualche migliaio) di euro. E’ proprio questo il disegno più grande di noi che c’è dietro e di cui vi parlavo. Sono i burattinai di queste messe in scena, voi altri – non me ne vogliate – solo burattini.

Aggiungi Commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *