OPEN AT: IL MIO RESOCONTO

OPEN AT: IL MIO RESOCONTO

LA TRIADE DEI DESIDERI

Quando Luigi Di Niro si accorse di avere al suo fianco troppe teste di cazzo, se le scrollò di dosso, prese per mano Poggianti, chiese aiuto a Peppe Palladino  e cominciò a camminare solo. Nacque lì l’Open e poi tutte le successive edizioni degli Internazionali femminili. Dico che se Morrone avrà il coraggio di camminare con i soli pochissimi arditi (capaci) come fece Di Niro, altri risultati positivi non tarderanno ad arrivare…

Ho visto Gianluca De Lucrezia felice come un bimbo e questa visione mi ha rallegrato non poco. Il vero vincitore morale della nostra kermesse è lui e forse lo stesso Patron che ha gestito benissimo i quindici giorni più belli della stagione agonistica dell’A.T. Campobasso. Nulla da dire neppure sulla Direzione di gara affidata come al solito al dottor Lombardi. Bellissimo non aver visto forestieri dirigere in casa nostra! E’ insomma una triade, questa, che va affiatandosi sempre di più e che può centrare – come già detto in apertura – altri risultati di rilievo.

TORNEO

Chi segue da sempre le mie perle, intuirà senz’altro il mio pensiero ancor prima di leggere: avrei fatto volentieri a meno di qualche cialtrone in tabellone: fossi stato nei panni di De Lucrezia, mi sarei accontentato di 80 uomini veri anziché rincorrere il sogno proibito e accettare in tabellone infami  pur di arrivare a 119!

Inoltre detesto insistere con chi di voglia non ne ha…perché poi ti arrivano nel club come se ti facessero un piacere e fai fatica persino a chiedergli la quota d’iscrizione…meglio quando sono loro a cercarti…

alla fine, però, realizzo che lo sport è fatto di numeri e quelli hanno dato sempre ragione a Gianluca: il parterre è stato sfarzoso e carico carico di dritti. Fioravante, Fago, Pepe e Bojanovic: di meglio, il nostro  neo Direttore sportivo, non poteva portarci. Chapeau!

MEZZO MOLISE IN TABELLONE

Smentisco categoricamente voci che darebbero per divampati focolai di competizione fra Baita e AT. I riverberi degli anni 80 (e 90) quando per colpa di due tre coglioni entrammo in conflitto con Vazzieri e Cus, non esistono. Al nostro torneo hanno partecipato tutti i più rappresentativi giocatori dei club molisani (persino un mio tennista dell’ormai morta POL. SAN MARTINO) segno inequivocabile che da Via Duca D’Aosta (o da Via Genova) si entra ormai nel circolo senza più esser guardati dall’alto al basso come accadeva nel 1983.

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