CLASSIFICHE 2019 E RESOCONTO 2018

La polemica non è nel mio DNA e non sono un guerrafondaio. Per dimostrarvelo, nell’articolo che è uscito qualche giorno fa, ho voluto guardare una volta tanto il bicchiere mezzo pieno piuttosto che quello mezzo vuoto, alla faccia di chi dice che sono pessimista. Mi sono occupato delle nuove classifiche 2019 e delle tante promozioni: dei quasi trenta best players molisani, almeno venticinque hanno effettuato un balzetto in avanti e sul Quotidiano del Molise ho evitato di spiegare che rispetto a dieci anni fa, basta vincere una mezza partita, ormai, per approdare in serie C. Ho anche segnalato una certa movimentazione nei bassi strati, quella stessa che a più riprese ho invocato a gran voce. A questo proposito, però, non ho potuto esimermi dal ricordare che l’artefice dei nuovi tesseramenti è il Patron dell’A.T. Campobasso che con la sua nuova politica s’è preso da solo la paternità del nuovo trend molisano relativo agli agonisti (sarebbe stato opportuno seguire lo stesso esempio in altri circoli). Avrei dovuto, poi, scavare per trovare qualcos’altro di positivo, quando scavare è sinonimo di inventare…e allora mi sono fermato. E’ stato già generoso quello che ho scritto…ridurmi a scrivere puttanate non è nel mio stile.

Non ho invece costruito un resoconto sul 2018 in rispetto alla momentanea tregua stabilita con gli organi governativi….perchè avrei dovuto nuovamente sentenziare l’ennesimo fallimento. Provo, invece, una volta tanto, a parlare di qualcosa di positivo: abbiamo due nuove minuscole scuole tennis in regione. Una è a Ururi, l’altra a Cantalupo. L’anno scorso lo Sporting Montenero ha guadagnato l’accesso alla serie C: questa promozione sarebbe in teoria qualcosa di bello ma dubito che senza una struttura adeguata Ceci e compagni possano giocarla, senza contare che le regole ferree imposte dalla F.I.T. in materia di juniores creeranno altri problemi. Della resurrezione dell’A.T. Campobasso non c’è da aggiungere neppure una parola. Ho scritto già tantissimo come pure evito commenti su San Martino onde risultare autoreferenziale. Questo 2018 a parte i soliti nomi (Morrone e Prioriello) e a parte i due tornei basso molisani molto ben riusciti (Termoli e San Martino) è un altro anno da buttare. Dalla prima Delegazione post-Asciutto, di anni da buttare, ne conto almeno dieci ma di questo, rispettando il vostro perbenismo e il vostro mettere la testa sotto la sabbia, non ne ho voluto parlare sui giornali.

CLASSIFICATI. Il quadro che emerge appare piuttosto caotico e assai contradditorio: non ci sono dubbi che in Molise batta forte la voglia di tennis ma è altrettanto fuori di dubbio come in ogni angolo della regione non si trovino misure adeguate e strategie vincenti per veicolare questo entusiasmo nelle giuste direzioni. I best players molisani si riconfermano Fabrizio Perrella e Martina De Lucrezia 2-8 e 3-3 (A.T. Campobasso).

Alle loro spalle c’è Lorenzo De Rosa (promosso 3-1 e loro compagno di club). I 3-2, invece, sono Alessandro Aufiero, Vittorio Berzo, Giorgio Rizzi, tutti del vivaio rossoblù dello stesso Perrella, oltre a Maurizio Ialacci (Sporting Montenero) per il quale bisogna parlare di conferma e non di promozione (era 3-2 anche l’anno scorso, non ha guadagnato punti per il salto tra i 3-1 ma ce l’ha fatta a rimanere saldamente ancorato sul secondo gradino della serie C). Promossi a 3-3 Michele Borrelli che esalta ancora le ottime capacità di Marco Paradiso, Gabriele Pietrangelo (A.T. Campobasso), Giovanni Di Lullo che è il miglior termolese (almeno stando alle classifiche) e Ivan Zullo, cometa isernina. Tra i 3-4, sorprendenti i salti di Sevan Bottari e Antonio Vecchio (entrambi tesserati per l’A.T. Termoli). Più scontata la promozione su questo step per Paolo Ciarlariello e Francesco Scavo (A.T. Campobasso) come pure per Alessio Ceci (Sporting Montenero). Ultimo gradino di terza categoria occupato da Jhon Catolino, Alessio Ciccone, Alberto Grassi, Antonio Passarelli (tutti dell’A.T. Campobasso) e dalla coppia termolese formata da Edoardo Mascilongo e Fabio Mastrogiuseppe. Fermento in serie D, i 4-4 e 4-5 sono tantissimi. Emanuele Papa (T.C. Boianodue) è il giovane che ha fatto registrare il balzo più roboante (sarà 4-1). Promossi sul gradino più alto della serie D anche Tiberio Folchi, Antonio Morrone, Massimo Tondi, Italo Mite (tutti dell’ A.T. Campobasso), Giampiero di Pietro dello Sporting Montenero e Giuseppe Boccardi della Pol. San Martino.

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