Ho apprezzato molto l’articolo (credo) dell’encomiabile Gianluca D’Alessio che ha tracciato il bilancio a margine delle apparizioni dei nostri portacolori nei vari comparti dei campionati italiani giovanili (under 11,12, 14 e 15). Stavo per prepararlo io un pezzo simile ma il buon Gianluca mi ha battuto sul tempo e ho ritenuto poco opportuno ribadire quanto più o meno espresso nelle sue righe (peraltro ottimamente composte). Gianluca – a differenza mia – il giornalista lo fa di professione e perciò nei suoi scritti non manca mai l’ottimismo, quello stesso che è invece da cercare col lanternino in questi altri scritti, i miei. A Milano, Roma e in altre città d’Italia, i baby tennisti del Molise si sono messi in luce giocando – a tratti – anche allo stesso livello di avversari più forti. Nel pezzo di Gianluca c’è pure un commento di Nichi che ribadisce, appunto, questo concetto, come – ovvero – i cinque giocatori dell’A.T. Campobasso siano stati competitivi in contesti difficili. In effetti Giacomo Germanese nell’ambito dei Campionati italiani under 15 che si sono disputati a Bologna, ha fatto sudare le proverbiali sette camicie al brianzolo Pietro Geremia prima di arrendersi al terzo set e aggiungo pure che durante gli anni ’80 a noi altri diseredati non era neppure consentito scendere in campo con parietà della Lombardia, per via di una differenza di tasso tecnico che, a quei tempi, credetemi, era abissale. Cerco, dunque, con affanno qualcosa di cui andar fiero. Soprattutto cerco di autoconvincermi (come Nichi e Gianluca) che questo benedetto gap col tennis di fuori regione sia quanto meno diminuito un pochino negli ultimi trent’anni. Ben vengano, dunque, gli articoli con evidenti, sulla pelle, vene di orgoglio per questo tennis molisano che gode di buona salute (?) e allora è giusto anche aggiungere alla cronaca la bella prestazione di Matteo Gentile che a Milano, nell’ambito dei campionati italiani under 12, il primo turno non l’ha solo ben giocato…ma anche superato! A proposito di primi turni superati, ecco pure la bella prestazione del termolese Costantino Asiatico. C’era anche lui a rappresentare il Molise (a Roma nei campionati italiani under 14) e come Matteo, anche Costantino ha urlato a gran voce che il Molise esiste. Lo ha fatto nel club più esclusivo d’Italia (al Parioli) e di fronte a un parietà trentino (tale Filippo Sartori). Il fatto è, aimè, che quando si scrive su testate regionali o nazionali non si può essere disfattisti e allora passano in secondo piano un bel po’ di particolari o addirittura ce ne dimentichiamo (ma sottolineo che nessuna colpa, in questo senso, è da addossare a Gianluca D’Alessio) e nulla vado a togliere, ovviamente, a Costantino e a Matteo che restano per noi punti di riferimento a cui aggrapparci ma entrambi hanno potuto godere di un sorteggio tutt’altro che proibitivo. Matteo in particolare, ha giocato un derby del Sannio a settecento chilometri di distanza! Poi, quando il tennis inizia a ruggire sul serio, le cose diventano difficili sia per Costantino che per lo stesso Matteo…Che dire di Giacomo? Il suo tennis arrotato è struggente ed emozionante ma un tecnico come me non può non notare che la sua classifica era la più bassa in assoluto nell’entry list bolognese. Cosa che esalta lui ma che deve far riflettere noi altri (portare un molisano a far punti significa incoraggiarlo ad andare lontano da casa per mesi, in cerca cioè di tornei a centinaia di chilometri da Campobasso, Isernia e Termoli). Fanalino di coda nell’entry list del “Bonacossa” anche la mia piccola Melissa ancora acerba per un torneo di questo tipo. A Milano, dico la verità, ci siamo stati più per darle la possibilità di poter raccontare, un giorno, di aver giocato laddove hanno giocato le più forti. Poco altro da aggiungere sulla prova di Federico Cerio che secondo me è uno dei migliori tennisti del centro sud ma che ad Alessandria (nei campionati italiani under 11) ha raccolto poco o nulla e stesso identico bottino (scarno anche in fatto di games vinti) quello che Melissa Felice ha riportato in Molise da Velletri dove si sono svolti i campionati italiani femminili under 13. Capite allora bene che con tutta la buona volontà e con tutto l’amore del mondo, possiamo esser felici quanto vogliamo noi…possiamo scrivere tutto il bene di questo mondo ma il tennis che si gioca altrove, specie quando “l’asticella” si alza, non è ancora affar nostro…
7 Settembre 2025 25 0 1
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