A.T. TERMOLI, SPERIAMO BENE…

A.T. TERMOLI, SPERIAMO BENE…

Non mi vado certo ad invischiare nei fatti altrui e perciò non m’azzardo a esprimere giudizi su quanto sta accadendo all’A.T. Termoli dove è appena stato raggiunto il record (negativo) di durata, relativamente ad un consiglio direttivo. Non ricordo, infatti, di aver mai visto nei miei quaranta e più anni di esperienza trascorsi nel tennis, un Presidente di un sodalizio “cadere” a pochissimi mesi dalla nomina. E’ quanto accaduto al pacioso e tranquillo Luigi Giansante che per la verità m’era sembrata persona cortese e affidabile (lo avevo conosciuto durante la mia permanenza a San Martino e ne avevo apprezzato la sua disponibilità in diverse occasioni). Rimango convinto della prima impressione che mi ha fatto. Non conosco i risvolti, men che meno  lo scambio di accuse reciproche tra il neo Presidente e i suoi ormai ex collaboratori e perciò non entro in questioni a me lontane. Da umile cronista ma più che altro da appassionato, dei miserabili avanzi di tennis che rimangono in regione, credo invece sia legittima la mia preoccupazione perché al netto dei generosi sforzi di Oreste Colalillo e Antonio Passarelli (sull’asse Isernia-Venafro), l’intera provincia di Isernia è di fatto estinta ed ora sta andando in frantumi quella di Campobasso. Con una sola zona tennistica rimasta, su due, sono ora profondamente scosso nel prendere atto che alla mia consueta – già risicata –  conta dei club, dovrò pure rischiare di non dover annoverare più lo storico circolo del parco comunale. La paura, infatti, è che non si riesca a dirimere la diatriba che è sorta a fine estate tra le parti avverse e si debba mestamente riportare le chiavi del club al buon Francesco Roberti. Chiedo agli appassionati giallo-rossi, quelli seri e volenterosi, di impegnarsi alla risoluzione di una catastrofe e provare così a ricostruire lo spirito giusto che possa riportare entusiasmo nei locali (e soprattutto sui campi): ricordo, infatti, che a pagare maggiormente lo scotto di effimere questioni, sono sempre i ragazzi iscritti alla scuola, i Maestri e in definitiva il tennis della cittadina adriatica.

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